In un recente post (Maremma 2.0 quasi 3) avevamo analizzato come il
territorio maremmano si sta “socializzando” sempre più, utilizzando i nuovi
strumenti 2.0 messi a disposizione in rete.
Fare engagement, promuovere eventi e destinazioni
turistiche online, attestare il proprio brand sul mercato, poi però è
necessario concretizzare. In poche parole vendere e, visto che ci siamo, vendere in rete.
L’e-Commerce in
Italia, rispetto agli altri paesi industrializzati è ancora un passo indietro
(vedi vecchio post su eCommerce del 2011), ma i margini di miglioramento sono potenzialmente importanti.
Secondo lo studio “L’eCommerce in Italia”
di Casaleggio Associati le percentuali di incremento del settore registrano
quel segno “+” che difficilmente si trova in altri ambiti in questo periodo.
E le prospettive di sviluppo sono anch’esse
positive, basti solo pensare che “l’Italia
è leader europeo sia per la penetrazione di smartphone nella popolazione, sia
per traffico dati che si scambia quotidianamente”. Un’analisi
particolarmente interessante è su Ninja-Marketing.
E’ noto che le cose non avvengono mai per caso e mai
da sole, tant’è che dopo aver letto l’articolo di Ninja, ci siamo imbattuti quasi per caso in un
bellissimo esempio di social-commerce,
legato al vino e soprattutto alla
Maremma: Maremma Vigna Mia.
Il sito non è solo uno store online per la vendita
di vino tipico, ma soprattutto invita ad adottare
un pezzo di vigna, così da produrre il proprio vino. Una personalizzazione a tutto tondo: non solo della bottiglia
(etichetta e tipologia di recipiente) ma anche della vite da cui si produce il “nettare degli dei”.
Infine non ci si ferma alla rete online, l’invito è
anche ad andare in vigna, lasciando il pc a casa, e partecipare alla vendemmia: un engagement dall’esperienza diretta.
E-Commerce, social, esperienza, tipicità, territorio
sono i giusti ingredienti di questa
bella e coinvolgente iniziativa dal sapore maremmano. E scusate il campanilismo.
Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo