E’ uscita
una nuova indagine di carattere europeo sul comportamento digitale degli utenti europei da parte di ContactLab.
Il primo capitolo, in collaborazione con Netcomm, ha riguardato il fenomeno
dell’e-commerce.
Mettendo a
confronto le abitudini degli web-shopper di Italia, Gran Bretagna, Francia,
Germania e Spagna (un campione di 61.000 utenti internet) si possono cogliere
le differenze di abitudini delle 5 nazionalità prese in esame, e, come già
accaduto in altre indagini, emerge la potenzialità del nostro mercato. Tra gli
utenti che almeno una volta alla settimana si collegano online solo il 34% fa un acquisto (contro il 90% degli inglesi, l’87% dei tedeschi, il
79% dei francesi e il 52% degli spagnoli). Di contro (e la percentuale è
praticamente in linea con gli altri europei) arriva all’89% il numero dei
navigatori che proprio nel web va a cercare informazioni su prodotti e marchi.
Insomma l’italiano medio usa internet per lo
shopping ma alla fine deve toccare il prodotto per acquistarlo. Ma non è solo
la mancanza di fisicità la barriera,
c’è anche la diffidenza sui metodi di pagamento e i timori sulla logistica
(vedi tabella sotto).
Se è vero
che è la fiducia l’aspetto che va
coltivato da parte dei merchant per creare un rapporto tra il consumatore e i
propri marchi e prodotti, questo vale all’ennesima potenza per l’italiano
digitale.
Tra l’altro
va segnalato che tra chi fa shop online, la carta prepagata solo in Italia è il metodo di pagamento preferito,
attestandosi al 48% (contro il 7% in UK, il 5% in Germania, il 10% in Francia,
il 14% in Spagna); negli altro paesi prevale Paypal.
C’è quindi
da “educare” il navigatore italiano, ma anche aiutarlo a superare i pregiudizi nei confronti del mercato digitale, affinché quella potenzialità di domanda digitale si
tramuti in scambio commerciale vero e proprio. Sono infatti l’8% i navigatori
italiani propensi a fare il loro primo acquisto nei prossimi 12 mesi (diventano
il 58% se si considera un futuro più indefinito).
Del resto
siamo un popolo che non legge le istruzioni,
quindi figuriamoci a leggere i termini e le condizioni di acquisto. J
Un settore
più specifico dell’e-commerce è quello del mobile,
ed anche qui ci differenziamo: perché se pure un italiano (utente internet) su
due possiede uno smartphone, solo la metà lo usa per connettersi. E lo fa per
lo più per leggere e scrivere mail, informarsi e utilizzare social network:
solo il 20% dei mobile users fa acquisti online. Anche in questo contesto,
essendo i fanalini di coda tra le nazioni interessate dal report, non possiamo
che crescere!
Altri numeri
e grafici possono essere consultati facendo il download del report su
ContactLab.Com.
Anche l’indagine
2012 di ContactLab sull’e-commerce è stata commentata qui.
Commentate pure, meglio però se non
siete d’accordo
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