Già in altri post ci siamo occupati
di e-commerce e tutte le volte che ci siamo trovati a confrontare il nostro
paese con gli altri, lo abbiamo trovato sempre tra i fanalini di coda (vedi ad
esempio "European digital behaviourstudy 2013: l’e-commerce")
In questo nuovo studio che fa il
punto sull’utilizzo dell’e-commerce nei 28 paesi dell’unione europea, l’Italia continua a mantenere il suo
grado di arretratezza rispetto, non
solo ai paesi più sviluppati (quelli del G8 per intenderci), ma anche in
confronto a tutti gli altri. L’analisi è stata elaborata dal Centro Studi di MMOne Group ed ha utilizzato i dati di Eurostat.
L’obiettivo della ricerca è quello
di capire quanto i paesi europei sfruttano la piattaforma online per il commercio rispetto ai canali tradizionali
offline, sia dal lato delle imprese che da quello dei cittadini, confrontandoli
tra loro. Sono stati infatti utilizzati alcuni indicatori per poi aggregarli e
stilare una classifica. Se viene dato a 100 il valore al paese che usa di più l’e-commerce
(la Danimarca) e 0 quello che viceversa lo usa meno (la Romania), l’Italia si
attesta quart’ultima con uno scarso
14,2.
Nella fotografia di tutti i paesi il
divario è “geografico”, una netta separazione, cioè, tra il nord e il sud dell’Europa.
Entrando più nello specifico e nelle
ragioni di questa classifica, come
detto, sono stati analizzati alcuni indicatori. Per le imprese i dati considerati sono state la percentuale di fatturato
che deriva dall’e-commerce rispetto al totale, le percentuali di imprese che
acquisiscono ordini e acquistano grazie alle reti informatiche e le percentuali
di imprese che ricevono ordini e vendono tramite il proprio sito web,
Per i cittadini la propensione all’uso dello shopping online è stata
misurata attraverso altre variabili, quali l’uso dell’internet banking, la
percentuale di quanti hanno fatto acquisti online nell’ultimo anno e quanti lo
hanno fatto su siti esteri, quanti acquistano viaggi online, software per pc e
per videogame, e quanti vendono i propri beni e servizi.
Per avere in un unico colpo d’occhio
il quadro di tutti queste variabili ho provato a sintetizzare nella seguente
tabella, tenendo presente la media UE, il valore del primo classificato e
quello del nostro paese:
Indicatori
|
Media
UE
|
Stato
1°
classificato
|
Italia
|
|
Imprese
|
fatturato che deriva
dall'E-commerce
|
15%
|
Rep. Ceca
24%
|
6%
|
ricevono ordini tramite reti
informatiche mediate
|
16%
|
Danimarca
29%
|
6%
|
|
acquistano tramite reti
informatiche mediate
|
34%
|
Danimarca
74%
|
35%
|
|
vendono tramite il proprio sito
web
|
15%
|
Rep. Ceca
34%
|
11%
|
|
ricevono ordini tramite il proprio
sito web
|
13%
|
Croazia
25%
|
5%
|
|
Cittadini
|
hanno fatto acquisti online
nell'ultimo anno
|
44%
|
Svezia
74%
|
17%
|
hanno fatto acquisti online
transnazionali nell’ultimo anno
|
11%
|
Lussemburgo
60%
|
5%
|
|
usano internet banking
|
40%
|
Finlandia
82%
|
21%
|
|
vendono online beni o servizi
|
16%
|
Slovenia
30%
|
8%
|
|
acquistano online software per
computer
|
11%
|
Danimarca
27%
|
3%
|
|
acquistano online viaggi
|
24%
|
Svezia
56%
|
8%
|
|
acquistano online software per
videogame
|
7%
|
Svezia
18%
|
1%
|
Come si vede, stiamo sopra la media
europea soltanto grazie alle imprese che acquistano online, mentre in tutti i
casi stiamo sempre lontano dalla nazione più virtuosa. E’ evidente che c’è un
problema culturale di fondo, sia nel
settore imprenditoriale che nel sociale, ancora restii ad utilizzare la rete, e
quindi ad acquistare senza toccare e a mezzo di moneta elettronica.
E questo vale a prescindere dal problema
della diffusione della banda larga, tema non affrontato in questa ricerca.
All’italiano medio il virtuale piace ancora poco, ma se ce lo
facessimo piacere di più, magari si potrebbero aprire strade e stimoli nuovi
per un’economia che annaspa (e viene da pensare al tema del Made in Italy, così
tanto “ricercato” online – vedi "Google sull'Italia (non) digitale" e "Le mie parole dal BTO 2013"), oltreché semplificarci la vita.
Per approfondimenti, la ricerca è
scaricabile qui.
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pure, meglio però se non siete d’accordo
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