Una delle caratteristiche principali che deve avere
chi lavora al pubblico (almeno per
far bene il proprio mestiere) è quella di capire i desideri e i bisogni dei
propri clienti. Prima riesce a farlo e a soddisfare tali necessità, più alta è
la sua professionalità. E’, inoltre,
un’attitudine più semplice da
mettere in atto con il cliente di fronte, meno quando siamo in linea
telefonica, e ancor meno via web (ad esempio in uno scambio di mail).
Tuttavia con l’avvento del web, dove tutto è amplificato, è importante stabilire e “gestire”
delle conversazioni, cercando di ricavarne il meglio dalla propria attività,
anche magari quando si parla male di noi.
Del resto, oggi il web offre degli strumenti di
larghissima democrazia (pure se, a mio parere controllati da una pericolosa
oligarchia) dove tutti possono scrivere di
tutto e su tutto/i.
E così che da un canale dove ti aspetti una
richiesta di offerta, arriva invece un appellativo
evidentemente rivolto alla attività dove stai lavorando. (vedi immagine).
Di solito, quindi, l’ecomostro è stato costruito senza atti legittimi, mentre l’attività
a cui è rivolto l’appellativo è assolutamente in regola. E’ stato infatti
edificato nei primi anni ’60 ed evidentemente allora la sensibilità (e le
relative normative) al paesaggio era diversa, tanto che certamente oggi come
oggi non avrebbe potuto essere edificato così vicino al mare.
Però adesso l’hotel è lì, e quell’appellativo di ecomostro va quindi considerato un
attributo dispregativo. Ci sta che
possa non piacere (non possiamo e non dobbiamo piacere a tutti), ma la civiltà
umana prevede una certa dose di tolleranza,
altrimenti si sfocia nel razzismo.
Ricevere la mattina un qualcosa simile ad un
insulto, pure se non direttamente personale, potrebbe creare quella reazione per cui si innesta una
conversazione non piacevole, che ai tempi del 2.0 potrebbe diventare veloce e sempre più amplificata.
Ma la differenza sta tutta…nell’aria condizionata, di chi la mattina del 19/06 alle 8.27 ha aperto la mail
“insultante” mentre, purtroppo, chi l’ha inviata la stessa mattina alle 6.05
non aveva a disposizione, provocando disturbi
al suo sistema nervoso. (Come, probabilmente, non aveva sufficienti ore di
sonno).
P.S.: il telefono non sappiamo se risulta vero, ma
l’indirizzo mail risulta valido. Naturalmente non abbiamo risposto
Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo
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