domenica 11 dicembre 2011

Twitter in salsa mediterranea


Per questa ricetta servono pochi ingredienti:

1 account su Twitter, che è ovviamente la componente principale;
1 account su Instapaper;
1 profilo su Facebook;
140 caratteri di idee, interessi, fantasia quanto basta o quanto volete;
ovviamente almeno un PC, ma meglio un dispositivo mobile, connessi ad Internet (che è un po’ come avere un forno ben ventilato).
In caso di mobile, un pizzico di Foursquare.

E’ questo un piatto che per sua natura è personalizzato perché ogni profilo su Twitter può trovare il proprio accostamento con una serie di altri profili da seguire o che ci seguono in base ai propri interessi e quindi ai contenuti che si condividono in rete.

E questo lo si comprende appena si apre Twitter la prima volta dal proprio PC. “Benvenuto su Twitter. Scopri cosa dicono, proprio in questo momento, le persone e le organizzazioni che ti interessano.” Quindi, attivare il proprio account su twitter e, in base ai propri interessi professionali, culturali, sociali, politici e quant’altro, segui altri profili (non è detto che di là del profilo ci sia una persona – può esserci anche un’organizzazione). In una scodella a parte, utilizzando sempre i tuoi interessi e la tua fantasia, prepara dei contenuti anche con foto e link, a scelta. Un po’ alla volta, anzi 140 caratteri alla volta, spargili sul tuo Twitter cosicché anche i tuoi follower potranno usufruirne.
Non ti preoccupare se all’inizio ne hai pochi: cresceranno in base ai tuoi contenuti. Non è comunque importante la quantità della tua rete (following e follower) è importante la qualità in termini di idee e consonanza di interessi nella tua rete. Del resto, “Gesù aveva solo 12 followers, ma ha avuto un gran successo”. (tweet di @Iddio)

Collega quindi il tuo profilo Twitter con quello Facebook, per integrare socialmente il piatto e poi anche con Instapaper.
Il primo collegamento permette di condividere i contenuti anche con i nostri amici su FB, in modo da non buttar via niente.
Il secondo invece è un semplicissimo strumento web con cui si archiviano alcuni link da leggere: l’utilità sta nel fatto che, tenendo aperto twitter mentre stai a lavoro davanti al pc, oppure sgranocchi la tua app sull’iphone mentre stai in fila dal dottore, qualcuno dei tuoi following inserisce un ingrediente, fresco fresco, di tuo interesse linkato ad una pagina web, per cui conviene spesso salvarla per aggiungerla più tardi alla tua portata.

Già con questo tool si comprende come Twitter si possa cucinare meglio con un mobile (assicura la freschezza degli argomenti), e sarebbe più completo se si aggiungesse un pizzico di geolocalizzazione attraverso Foursquare. inserendo quindi qualche check-in sulla propria bacheca.

Dalla preparazione di questa ricetta, si capisce come questa particolare social pietanza sia preferibile da gustare, o degustare, lungo tutto l’arco della giornata, anche lontano dai pasti principali. E’ leggera e facilmente digeribile. Lo dimostrano anche i dati di consumo in Italia: in un anno si è passati da 1,3 milioni a 2,4 consumatori(Vedi qui un approfondimento su Vincos)

Questa è una ricetta semplice semplice per iniziare a scoprire questo social network individuandone le basilari caratteristiche e le funzionalità: è chiaro che approfondendo  altre modalità di utilizzo si può migliorarne il sapore. Tra l’altro, è proprio di questi giorni la nuova versione più chiara, più efficace e più funzionale, secondo me.
In definitiva, ti aiuta a mantenere sempre in forma e aggiornati i tuoi interessi. Se poi condividi alcuni contenuti farai sicuramente più ricco il tuo piatto e quello degli altri: anche perché, mentre offline vige la regola dello scambio (se si da’ bisogna per forza ricevere indietro qualcosa: dal baratto allo scambio di coppia J), in rete si dà e si prende senza obbligo di reciprocità.

Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo

2 commenti:

  1. Spero di più nel prossimo post, magari ci metti una ricettina di cibo vero :)

    Sono "indietro" in materia, mi fermo alla quasi inesistente attività con blogspot e a quella nei forum che anche tu conosci,,, metti le mailing list e... credo che sia già troppo.

    Saluti.

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  2. purtroppo io sono indietro con le ricette vere, però dici una cosa giusta: spesso l'uso di una certa terminologia tecnica-inglese frena chi si vorrebbe avvicinare a certi strumenti

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