domenica 11 marzo 2012

Toscana in rete 2.0, rete in Toscana 0.2



Conquista la prima pagina del Tirreno domenicale (cartaceo dell'11.03.2012 oppure qui) l’inchiesta dei lettori promossa dal quotidiano toscano sulla lentezza della rete.
Un test fatto direttamente dagli utenti grazie a speedtest, in varie località della regione, denuncia una situazione difficile per l’adsl veloce, anzi in certe aree l’adsl nemmeno arriva, nonostante i dati ufficiali parlino del 96% di copertura e contratti che promettono 7 mega.
Specifica il giornale che “naturalmente si tratta di stime che se non hanno il crisma della scientificità, hanno almeno il pregio dell’omogeneità.” […] Però “il risultato di questo esperimento casalingo è desolante, soprattutto se si tengono a mente le parole del presidente Enrico Rossi, i cui dati parlano di una regione coperta al 96% da Internet a 7 mega: il governatore punta ad arrivare alla copertura totale a 20 mega entro il 2015 e a 30 mega entro il 2020.


Tuttavia, si parte da premesse che vedono misurazioni di velocità in download a 0,16 Mb/s da un utente di Collesalvetti o di 0,63 Mb/s da utenti di Bagno di Gavorrano, Viareggio e Altopascio oppure zone, per lo più frazioni, che si affidano alle chiavette: l’articolo fa riferimento a Collesalvetti, Palaia, Riparbella, Pescia.
Conclude l’articolo con una speranza “Il Corecom (comitato regionale per le comunicazioni sulla banda larga) pubblicherà online una mappa dove verranno riportate, territorio per territorio, anche le dichiarazioni degli operatori e i cittadini potranno confutarle. Sempre che riescano ad aprirla sul pc…”.

La situazione della rete così descritta appare ancora più sconfortante se la affianchiamo alla campagna di comunicazione promossa massicciamente online dal 2010 dalla regione Toscana: “Voglio Vivere Così”, i servizi web e mobile, il social media team e il monitoraggio dei social network, il portale del turismo, il Tuscany+ (l’app per Iphone di Augmented Reality) e così via.
Diventa quindi improbabile per un operatore, la cui struttura si trova in un’area senza banda larga, entrare nelle conversazioni stimolate nel web o, peggio, offrire la connessione al proprio ospite magari arrivato “attraverso” la rete.

Insomma la nostra regione si presenta come quegli studenti alle superiori a cui mancano le basi della scuola dell’obbligo.

Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo

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