Da questo
tweet-invito nasce l’idea di questo post che rappresenta un piccolo mattone del
più grande progetto #perilmondo. Un progetto del blog di viaggi e viaggiatori,
Trippando - ma anche di inforchettatori J - , con cui
partecipa al Premio Sterminata Bellezza di Legambiente.
“Perché il nostro progetto #perilmondo è nato proprio con l’intenzione
di impegnarci #perilmondo e di farlo conoscere il nostro bel mondo.”
Quindi
perché non contribuire con una rotta del GozzoBlog?
Perché
banalmente un blog che esprime, condividendolo online, un punto di vista sul
turismo, sul nostro turismo, e che va inteso nel suo significato più nobile,
già di per sé è un impegno per il nostro mondo e la nostra bellezza. Non è un
blog che promuove il territorio o racconta i viaggi in altri territori, ma
cerca di “fotografare” certi momenti
dell’evoluzione di questo mondo, sotto un ottica strettamente personale, com’è ovvio
che sia.
Rubando un’espressione
cara ad un caro amico, l’intenzione è quella di creare una piccola “nassa della memoria”. La nassa è un
attrezzo da pesca, formato da una rete strutturata in modo tale da formare una
strozzatura dentro la quale il pesce attirato dall’esca può entrare ma non
uscire; e così la memoria, va fermata, tenuta in qualche spazio, non per
consumarla, ma per poterla condividere e rileggere, rivedere e ristudiare. Nel
caso del GozzoBlog, osservare l’evoluzione
dei vari aspetti del fenomeno turistico è una sorta di diario che, come tutti,
esprime idee ed opinioni, mantenendo la “rotta” sui fondamentali.
E come una
nassa, che fondamentalmente è una rete, così i nostri contenuti vengono
condivisi grazie alla rete del Net, ai confronti di idee, ai rapporti che si
formano, agli strumenti social e alle più svariate piattaforme digitali. Condividere informazioni e idee è la
forma più democratica per migliorare
questo mondo (e non solo quello del turismo).
Certo che
internet e il web 2.0 hanno dato una scossa
importante a questo mondo, riducendo notevolmente le distanze ed i tempi della
comunicazione globale e rendendolo comodo, forse troppo. Seduti al pc si può
navigare dappertutto e parlare con tutti, rendendoci sedentari? Può darsi, ma l’Ulisse
che è in noi, ci rende curiosi e siamo quindi stimolati poi a toccare con mano
quello che vediamo in digitale.
Si fa quindi
rete, oltre la rete, come una grande associazione solidale e senza gerarchie.
Nella nobile
arte dell’ospitalità c’è la
necessità di portare, quanto più possibile, la bellezza dei nostri territori in
rete, raccontare le nostre storie e le nostre esperienze, per stimolare gli
altri a venire da noi; ma nello stesso tempo non dimenticare mai che la qualità
dell’accoglienza inizia con le regole fondamentali della pulizia e dell’ordine,
del sorriso e dell’educazione, della genuinità e del piacere, dentro e fuori
alle strutture turistiche.
Basterà mantenere
questa rotta per mantenere grande la
nostra bellezza e per il nostro mondo?
Commentate pure, meglio però se non
siete d’accordo
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