In uno degli ultimi panel organizzati alla BTO 2012 si
è trattato della brand reputation della provincia di Grosseto: una ricerca
approfondita sul gradimento, espresso online, dei turisti accolti in Maremma.
Tra l’altro il 19 dicembre è stato presentato anche a Palazzo Aldobrandeschi a Grosseto, sede dell’amministrazione provinciale.
I numeri sono particolarmente interessanti, sia dal lato
degli operatori, sia da quello dei turisti.
Le strutture ricettive hanno cominciato capire l’importanza
di seguire le conversazioni in rete, tanto che in un anno quelle presenti su Facebook passano da 340 a 658, che
rappresentano il 35,4% dell’offerta dell’accoglienza provinciale. Si è creato
quindi un network che coinvolge più di 130.000 utenti che seguono le pagine
aziendali delle strutture ricettive.
Twitter è ancora
poco utilizzato, se si considerano che sono solo 74 le strutture con un proprio
account.
Il dato che ci inorgoglisce di più è cosa si dice in
rete sulla Maremma e quindi il grado di apprezzamento espresso dai nostri
ospiti, pari all’86,3%, superiore
alle 10 principali città turistiche italiane, secondo Review Pro.
Come si può approfondire dalle slide della
presentazione qua sopra (e che contengono tutti i dati della ricerca) il GRI (Global Review Index) è una sintesi
di quasi 23.000 recensioni degli
ultimi tre anni, originate sia nei portali come Tripadvisor o Holidaycheck sia
nei siti delle OLTA (Booking, Venere, ecc.).
Ci si può sbizzarrire nei dettagli della ricerca e
leggere ad esempio che tra i principali “recensori” sono gli olandesi quelli
che hanno scritto minori commenti
positivi (50,3%) mentre sono gli ungheresi ci vogliono più bene con l’81,4% di recensioni positive. Oppure che nei
primi 10 mesi del 2012 sono gli agriturismi che detengono il GRI più alto tra
tutte le tipologie di strutture (i campeggi il più basso).
Gli ospiti quindi che soggiornano in Maremma tornano
al proprio domicilio più che soddisfatti
delle proprie vacanze e ne parlano bene sul web. Un risultato importante per la
comunità degli operatori turistici, notoriamente tra quelle che si lamenta di
più J.
Va però considerato come un punto di ri-partenza.
L’anno che si va per chiudere, in vari settori, segna negatività
sui risultati economici, di produzione e di occupazione, a causa della grave
crisi nazionale ed internazionale. E di conseguenza pessimismo che si
ripercuote sulle intenzioni di investimento. Per il turismo maremmano bastino
due dati: -5,5% di presenze e -4,5% di arrivi tra i primi 10 mesi del 2012 e lo
stesso periodo del 2011.
Tuttavia l’ottima
reputazione che l’offerta maremmana ha nel mercato va considerata come una solida
base per il futuro, come l’humus in
grado di far ri-crescere i flussi di vacanzieri.
E’ chiaro che bisogna agire: “la reputazione è una
parola che ha l'agire dentro il nome”, come dice Paolo Iabichino di
Invertising. E’ un agire (del passato) dal quale gli altri acquisiscono una
opinione su di noi; stavolta l’azione va proiettata verso il futuro affinché la nostra reputazione
venga confermata da abituali e nuovi ospiti.
E per far recuperare
i “numeri economici”.
Commentate pure, meglio però se non
siete d’accordo
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