Nel periodo finale dell’anno mi viene sempre in mente
il “dialogo di un venditore di almanacchie di un passeggere” di Leopardi.
Sono questi, infatti, i giorni in cui ci si saluta con il classico scambio di auguri, anche con chi conosciamo a
malapena, tutti alla frenetica ricerca di un futuro migliore. Come chiosa il passeggere: “Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato
tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di
più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita
di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere.
Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che
non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso
incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita
felice. Non è vero?”
Se è vero che ci ricordiamo più facilmente del male che del bene, allora il 2012 ce lo ricorderemo in maniera particolare. Nello
stesso tempo rappresenterà un punto di svolta
storico affinché possiamo guardare al futuro in maniera un minimo più
ottimistica di adesso.
Ripartiremo nel 2013 con meno griffe, con meno
vacanze, con meno superfluo e con passi più adeguati alle nostre gambe, anche
perché abbiamo da pagare il debito degli sprechi
degli anni passati: in Italia il debito pubblico, negli USA i debiti privati.
Saremo costretti ad agire con più prudenza, ma con una concezione più aperta al benessere della
società in cui viviamo. Impareremo ad utilizzare meglio le risorse che abbiamo
e magari tutto questo ci porterà a sviluppare una maggiore inventiva e apertura
mentale.
Il cambiamento
che in qualche modo durante il 2012 abbiamo subìto, più che incoraggiato, rappresenterà,
anche nella vita quotidiana, un compagno di strada abituale insieme alla sostenibilità delle nostre azioni.
Parafrasando Kotler: “se tra cinque anni
vivrai allo stesso modo, probabilmente sarai già fallito”.
E anche se il Prof. Kotler ci parla “solo” di
marketing, le sue parole sull’evoluzione 3.0 di questa materia, possono essere
adattate ad altri contesti: nel marketing 3.0 "siamo anche interessati al tuo benessere e a quello della società,
quindi vogliamo dimostrare che ci interessa altro, oltre che offrire un buon
servizio al consumatore".
Questa l’intervista al World Business Forum di Milano
a novembre (da Mymarketing.net, nel cui articolo si traggono altri interessanti
temi di riflessione).
Di sicuro ci serve un po’ di ottimismo: se il 2012 è stato un anno bisesto, pensiamo al 2013 nella
numerologia italiana dove il 13
rappresenta la fortuna, lasciando perdere cosa dicono i tarocchi o gli inglesi.
Commentate pure, meglio però se non
siete d’accordo
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