venerdì 28 dicembre 2012

Un lunario per il 2013


Nel periodo finale dell’anno mi viene sempre in mente il “dialogo di un venditore di almanacchie di un passeggere” di Leopardi. Sono questi, infatti, i giorni in cui ci si saluta con il classico scambio di auguri, anche con chi conosciamo a malapena, tutti alla frenetica ricerca di un futuro migliore. Come chiosa il passeggere: “Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

Se è vero che ci ricordiamo più facilmente del male che del bene, allora il 2012 ce lo ricorderemo in maniera particolare. Nello stesso tempo rappresenterà un punto di svolta storico affinché possiamo guardare al futuro in maniera un minimo più ottimistica di adesso.
Ripartiremo nel 2013 con meno griffe, con meno vacanze, con meno superfluo e con passi più adeguati alle nostre gambe, anche perché abbiamo da pagare il debito degli sprechi degli anni passati: in Italia il debito pubblico, negli USA i debiti privati.
Saremo costretti ad agire con più prudenza, ma con una concezione più aperta al benessere della società in cui viviamo. Impareremo ad utilizzare meglio le risorse che abbiamo e magari tutto questo ci porterà a sviluppare una maggiore inventiva e apertura mentale.

Il cambiamento che in qualche modo durante il 2012 abbiamo subìto, più che incoraggiato, rappresenterà, anche nella vita quotidiana, un compagno di strada abituale insieme alla sostenibilità delle nostre azioni. Parafrasando Kotler: “se tra cinque anni vivrai allo stesso modo, probabilmente sarai già fallito”.
E anche se il Prof. Kotler ci parla “solo” di marketing, le sue parole sull’evoluzione 3.0 di questa materia, possono essere adattate ad altri contesti: nel marketing 3.0 "siamo anche interessati al tuo benessere e a quello della società, quindi vogliamo dimostrare che ci interessa altro, oltre che offrire un buon servizio al consumatore".

Questa l’intervista al World Business Forum di Milano a novembre (da Mymarketing.net, nel cui articolo si traggono altri interessanti temi di riflessione).



Di sicuro ci serve un po’ di ottimismo: se il 2012 è stato un anno bisesto, pensiamo al 2013 nella numerologia italiana dove il 13 rappresenta la fortuna, lasciando perdere cosa dicono i tarocchi o gli inglesi.

Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo

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