lunedì 21 ottobre 2013

Un primo bilancio della stagione estiva, su Maremma Magazine

MaremmaMagazine è un mensile, cominciato ad uscire nel 2003, che raccoglie informazioni turistiche e culturali della terra di Maremma. Si occupa anche di attualità che riguarda comunque turismo e cultura, oltre ad eventi e spettacoli: una rivista insomma che racconta la vita del nostro territorio e della sua gente, offrendo così al lettore, turista o indigeno che sia, informazioni aggiornate e momenti immortalati dalla redazione. Contattato dal “padre” della rivista, Celestino Sellaroli, ho volentieri contribuito, con un mio punto di vista da operatore, ad un articolo sulla stagione estiva 2013: son partito da un po’ di dati statistici della struttura alberghiera dove lavoro per allargare il ragionamento a  considerazioni di carattere più generale.

Lo riporto, insieme alle pagine che l’hanno ospitato sul magazine (n. 9 di ottobre 2013):

Il bilancio che si può fare di questa stagione in via di conclusione presenta luci ed ombre. Partendo dai numeri dei tre mesi estivi abbiamo constatato dei miglioramenti in termini di presenze rispetto al 2012, più marcati per gli italiani (+12%) che non per i flussi stranieri (+3%). Per il mercato estero si può senz’altro parlare di un consolidamento, visto che già l’anno passato si era registrato un aumento delle presenze rispetto al 2011, mentre  per il mercato italiano si può parlare di un “risveglio”, dato che proprio la stagione 2012 aveva rilevato un decremento importante.

Un altro dato che abbiamo monitorato nella nostra struttura è quello del soggiorno medio che per gli stranieri si attesta a 4,19 giorni, mentre per gli italiani a 3,34, sempre calcolato sui mesi di giugno-luglio-agosto.

Tra gli stranieri, negli ultimi due anni, si stanno consolidando gli arrivi dei russi, che sono diventati quelli che registrano più presenze internazionali, superando i cittadini di lingua tedesca; al terzo posto gli inglesi e al quarto i turisti scandinavi.

Per completare il quadro statistico, quest’anno, per la prima volta da quando il Baia d’Argento esiste, le prenotazioni intermediate (da agenzie di viaggio, tour operator, e soprattutto OTA – online travel agency) hanno superato le dirette (55,87 contro 44,13). Hanno contribuito a questo sorpasso, in maniera preponderante, le agenzie di viaggio online (vedi booking.com), a dimostrazione di come e quanto il mercato si stia spostando sulla rete. Questo non vale soltanto per la ricerca delle informazioni, ma soprattutto per la procedura di prenotazione e, dopo il viaggio, per le” famigerate” recensioni.

Per stare in linea con questo nuovo mondo, non solo ci dobbiamo attrezzare, ma dobbiamo essere continuamente aggiornati e attenti a tutte le novità che il mercato e i suoi canali commerciali offrono. Per questo siamo presenti con un nuovo sito internet, che offre una bella vetrina del territorio, un sistema di prenotazione innovativo, un’integrazione con i social network e un tour virtuale (tramite street view di google).

Se i numeri positivi che ho elencato possono rappresentare la luce di un resoconto positivo stagionale che ci ha permesso di mantenere inalterati i livelli occupazionali, non vanno nascoste le ombre. Non possiamo certamente dirci fuori dalla crisi o in via di ripresa, perché questa stagione è comunque iniziata tardi e la difficoltà della clientela a spendere è palese. La tendenza ad approfittare delle promozioni e delle offerte è molto più marcata rispetto agli altri anni e ed è diminuita la propensione a spendere extra.
Anche se settembre sta dando davvero buone soddisfazioni in termini di richiesta, più da parte della clientela internazionale, e pur se il bilancio definitivo sarà migliore delle aspettative e dell’anno passato, non possiamo certo accontentarci, come si sente dire in giro. Siamo ancora lontani, dai numeri di tre stagioni fa e dobbiamo continuare sulla strada della differenziazione dei canali di vendita e sul miglioramento della reputazione delle nostre destinazioni. Solo la qualità “interna” delle nostre strutture ed “esterna” dei nostri  luoghi può farci emergere in un mercato mondiale così severo e brutalmente concorrenziale.






Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo

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